MINUTEMEN
We Jam Econo DVD

“These guys they're all weirdos, but they don't care. In fact, they kind of celebrate it”. Concetto non nuovo – il punk come rivincita di sfigati e tipi strani in genere – ma espresso così bene da Mike Watt fa un altro effetto. Arriva il punk e tre sfigati di San Pedro, sobborgo portuale di LA, capiscono al volo che è la loro cosa. I tre sfigati: D. Boon, cantante e chitarrista ciccione dalla personalità brillante; Mike Watt, bassista che prima di influenzare generazioni di bassisti non riconosce in una vetrina il suo strumento (“Pensavamo che il basso fosse una chitarra con quattro corde soltanto”); George Hurley, batterista incredibile da subito. Boon e Mike si conoscono da quando avevano 13 anni e il primo, giocando alla guerra, cadde da un albero addosso al secondo che passava di lì. Insieme sono Minutemen dal gennaio 1980, e nel giro di sei anni (fino alla morte di Boon in un incidente stradale) diventano una delle punk band più importanti ed originali di sempre: intelligenza, politica, sarcasmo, poesia, tecnica, spontaneità, eclettismo musicale spinto. Punk attraversato da correnti funk, jazz, country, folk e rock, e modellati in forma di schegge fulminee per lo più sui due minuti (econo è slang per economico: si ottimizza ogni aspetto dell'attività della band, jam comprese). Roba da cervello e cuore più che da chiodo e cresta, hardcore nella sostanza. Narrato da un Mike Watt definibile solo come commovente, e costruito su una serie di filmati d'archivio e interviste a protagonisti illustri dell'epoca, We Jam Econo è un tuffo all'indietro che lascia senza respiro. Che fa venire voglia di formare un gruppo (e loro ne sarebbero felici), ma anche tanta nostalgia per altri tempi e altri esseri umani. Si stava meglio quando si stava peggio? Perché alla fine, quando parli con Corey Rusk e Ian MacKaye o quando vedi film come questo, il rischio è proprio quello: finire per pensarla così e fare la figura dell'ultimo giapponese nella giungla, mentre fuori la guerra è finita.

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