AKRON/FAMILY
26 aprile, Spazio 211, Torino

Molto semplicemente, uno dei dieci/venti concerti più belli e intensi ai quali il sottoscritto ha avuto la fortuna di presenziare in circa due decenni di militanza. Un palpitante giovedì sera per pochi intimi, che assistono e infine timidamente partecipano con sguardi rapiti verso il palco e complici verso il resto del pubblico. Non come quando in quaranta si videro per la prima volta gli At The Drive-In, ma quasi. Intanto, il quartetto statunitense organizza una festa accogliente e senza pretese. Dress code: nessuno. Genere musicale: nessuno. Tema: l'anima. Perizia strumentale e creatività non imbrigliata, cori angelici da raduno folk e cavalcate acide, riff improvvisi e battimani. I Byrds, la costa ovest. La pastoralità solenne degli Arcade Fire tagliata da pulsioni avant-garde mai arroganti. Classicità e tratti alieni nelle stesse quattro persone e nella stessa ora e mezza di musica. La cosa che non ti aspetti, sempre, sempre perfetta per l'istante in cui arriva. L'anello mancante fra i Jefferson Airplane e i Lightning Bolt, ma non prendetela alla lettera.

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